10.7.14

Venezia 71 : Birdman il film di apertura


di Alejandro G. Iñárritu
con Michael Keaton Zach Galifianakis, Edward Norton, Andrea Riseborough, Amy Ryan, Emma Stone e Naomi Watts

Sarà Birdman (o Le imprevedibili virtù dell’ignoranza), diretto da Alejandro G. Iñárritu (Amores perros21 grammiBabelBiutiful), con Michael Keaton, il film d’apertura della 71. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia (27 agosto – 6 settembre 2014). Oltre aMichael Keaton, il film è interpretato da Zach Galifianakis, Edward Norton, Andrea Riseborough, Amy Ryan, Emma Stone e Naomi Watts. Il film è una distribuzione Fox Searchlight Pictures / New Regency di una produzione New Regency / M Productions / Le Grisbi.
La 71. Mostra di Venezia è diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale presieduta daPaolo Baratta. Birdman (o Le imprevedibili virtù dell’ignoranza) sarà proiettato in prima mondiale, in Concorso, la sera del 27 agosto nella Sala Grande del Palazzo del Cinema al Lido, a seguire la cerimonia di apertura condotta da Luisa Ranieri.
Birdman (o Le imprevedibili virtù dell’ignoranza) è una black comedy che racconta la storia di un attore in declino (Michael Keaton) - famoso per aver interpretato un mitico supereroe – alle prese con le difficoltà e gli imprevisti della messa in scena di uno spettacolo a Broadway che dovrebbe rilanciarne il successo. Nei giorni che precedono la sera della prima, deve fare i conti con un ego irriducibile e gli sforzi per salvare la sua famiglia, la carriera e se stesso.
Birdman (o Le imprevedibili virtù dell’ignoranza) è scritto da Alejandro G. Iñárritu, Nicolás Giacobone, Alexander Dinelaris Jr. e Armando Bo. I produttori sono Alejandro G. Iñárritu, John Lesher, Arnon Milchan, James W. Skotchdopole. I credits comprendono inoltre il direttore della fotografia Emmanuel Lubezki (Gravity, The Tree of Life, I figli degli uomini), la scenografia diKevin Thompson (The Bourne Legacy, Michael Clayton), la musica di Antonio Sanchez.
La svolta nella carriera di Alejandro G. Iñárritu avviene nel 2000 con Amores Perros, che riceve una candidatura all’Oscar come miglior film straniero e vince il premio della Semaine de la Critique al Festival di Cannes. Nel 2003 Iñárritu dirige 21 grammi (21 Grams) con Sean Penn, Benicio Del Toro e Naomi Watts. Il film partecipa alla 60. Mostra di Venezia, dove Sean Penn vince la Coppa Volpi come miglior attore; Watts e Del Toro ottengono la candidatura all’Oscar per le loro interpretazioni. Nel 2006 Iñárritu dirige Babel, l’ultimo film della sua trilogia, con Brad Pitt, Cate Blanchett, Gael García Bernal, le esordienti Adriana Barraza e Rinko Kikuchi e altri attori non professionisti di varie nazionalità.
Per Babel Iñárritu si aggiudica il premio come miglior regista al 59. Festival di Cannes. Il film ottiene sette nomination agli Oscar incluse quelle per il miglior film e il miglior regista, vincendo il premio per la miglior colonna sonora originale. Riceve inoltre sette nomination ai Golden Globes e conquista il premio per il miglior film drammatico. Nel 2007 è membro della Giuria internazionale della 64. Mostra di Venezia. Nel 2010 presenta Biutiful in concorso al Festival di Cannes, dove Javier Bardem vince il premio per la miglior interpretazione maschile (ex aequo con Elio Germano per La nostra vita).Biutiful è nominato all’Oscar come miglior film straniero e Bardem come miglior attore protagonista.
Birdman (o Le imprevedibili virtù dell’ignoranza) uscirà nelle sale cinematografiche del Nord America il 17 ottobre e all’inizio del 2015 nel resto del mondo.

4.7.14

Venezia 71: Il Manifesto

Ispirato al finale de I 400 colpi di François Truffaut
il manifesto ufficiale della 71. Mostra di Venezia


È ispirato all’ultima inquadratura de I 400 colpi (Les quatre cents coups, 1959) di François Truffaut- in uno dei più bei finali della storia del cinema - il manifesto della 71. Mostra di Venezia, realizzato per il terzo anno da Simone Massi.

Nel nuovo manifesto della Mostra, il ragazzo raffigurato in primo piano è Antoine Doinel, il personaggio protagonista del capolavoro d’esordio di Truffaut, I 400 colpi, e alter ego del regista in altri titoli memorabili (sempre interpretato da Jean-Pierre Léaud). Scappato dal riformatorio, il ribelle Antoine nell’ultima inquadratura guarda in macchina. Sullo sfondo, il mare che non aveva mai veduto e che ha appena raggiunto di corsa. Nel manifesto della Mostra, Simone Massi immagina il ragazzo contornato da pesci volanti: un elemento fantastico che mitiga la dimensione interrogativa del suo sguardo, prima del tuffo nel mare della vita.

La 71. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta, si svolgerà al Lido dal 27 agosto al 6 settembre 2014.

L'identità visiva e l'immagine coordinata della Mostra di Venezia è stata curata anche quest'anno dalloStudio Graph.X di Milano, sulla base dei disegni di Simone Massi.
Simone Massi, premiato col David di Donatello 2012 per il miglior cortometraggio, è l’autore della sigla che dal 2012 introduce le proiezioni ufficiali della Mostra di VeneziaLa sigla ha una durata di 30 secondi, ottenuti da 300 disegni realizzati a mano che citano Fellini, Anghelopulos, Wenders, Olmi, Tarkovskij, Dovženko, Truffaut. Massi ha ideato la sigla con il contributo di Fabrizio Tassi. La musica è stata scritta ed eseguita da Francesca Badalini, mentre il sound design è di Stefano Sasso. Julia Gromskaya ha realizzato le riprese e Lola Capote-Ortiz si è occupata della post-produzione.

Massi, nato a Pergola nel 1970, è fra gli ultimi pionieri dell'animazione “a passo uno” e ha all'attivo oltre 200 premi vinti nei principali festival nazionali e stranieri, oltre a essere ritenuto uno dei più importanti autori di cortometraggi di animazione a livello internazionale. Animatore indipendente, ha studiato Cinema di animazione alla Scuola d’arte di Urbino. In 19 anni ha ideato e realizzato (da solo e interamente a mano) 19 film di animazione che sono stati mostrati in 60 Paesi e che sono stati riproposti alla 69. Mostra di Venezia 2012, insieme a un inedito, Animo resistente. Per i suoi lavori Massi non si serve dell'uso del computer, ma realizza tutto a mano su carta, attraverso l'uso di matite, carboncini, gessetti, pastelli, grafite e china. La tecnica dei “graffi” adottata nelle ultimissime opere – che gli consente di completare 6-7 disegni al massimo in una giornata - lavorando senza sosta dalla mattina alla sera – fa sì che per un film di 8 minuti siano necessari anche due anni e mezzo di lavoro.